L’incontinenza urinaria, pur rappresentando una patologia totalmente benigna, costituisce una malattia di grande impatto sociale a causa della sua diffusione: i dati epidemiologici dimostrano che circa il 50% delle donne oltre i 55 anni e degli uomini oltre i 75 anni ne soffre almeno occasionalmente, e che circa 1/3 di essi sarò sottoposto a terapie chirurgiche e/o mediche a causa di tale patologia. Due aspetti ne quantificano ulteriormente l’importanza: i costi a carico del SSN o più spesso dei singoli, data la scarsa o nulla rimborsabilità dei presidi utilizzati (farmaci e pannoloni) e l’impatto estremamente negativo sulla qualità di vita, con frequente senso di frustrazione, ridotta autostima, limitazione dei rapporti personali e sociali.
I test sulla Q.o.L. proposti dalla letteratura internazionale si propongono di valutare i miglioramenti soggettivi apportati soprattutto dalla terapia: per quanto riguarda la chirurgia dell’incontinenza femminile essi analizzano i benefici conseguenti alla risoluzione totale o almeno parziale del disturbo soppesati contro i possibili effetti collaterali della stessa, soprattutto in termini di disturbi irritativi delle basse vie urinarie (es. urgenza minzionale) o di dolore pelvico cronico.

Metodologia

Vengono esaminati i costi/vita della malattia per paziente, confrontando il dato dell’assenza di terapia (=uso solo di presidi protettivi) con i costi a carico del S.S.N. per gli interventi terapeutici possibili (riabilitazione, terapia medica, terapia chirurgica), tenendo conto delle percentuali di guarigione / miglioramento delle singole terapie.
Vengono presi in esame 2 test di qualità di vita specifici per la malattia validati per la lingua italiana, il King’s Health Questionnaire e l’UDI 6, valutando la loro capacità di rilevare il reale beneficio delle pazienti

Risultati

Cost of illness (COI)

  • Costi diretti: spese x pannolini, visite mediche, farmaci, creme, ecc.
  • Costi indiretti: perdita di produttività, assenze per malattia, visite MMG
  • Costi non quantificabili: depressione, perdita di autostima, ecc.

Calcolo dei costi

  • Attesa media pre intervento: 7 anni
  • Aspettativa di vita 24 anni
  • COI /anno: € 700,02 (range 667 -1296)
    – di cui diretti 473.68 – indiretti 226.34
  • COI anno/donna ponderato: € 487.49
  • COI vita/donna: € 11.099

Analisi dell’efficacia terapeutica (IUS: da sforzo, IUU: da urgenza minzionale. IUM: mista)

Tipo IU Prevalenza stimata Guarigione
IUS 55% 90%
IUM 30% 75%
IUU 15% 60%

Costo ponderato non trattamento

– € 23.451

Costo ponderato trattamento

– € 4.502

Tabella 1 – Indagine sulla popolazione di residenti incontinenti (Province di Sondrio e Como)

Distretto Popolazione Femmine Maschi Totale
Como 142.108 1044 425 1496
Brianza 185.404 1304 455 1759
MA Lario 52.511 494 195 689
SO. 168.865 1084 412 1496
Totale 548.888 3926 1487 6413

Discussione

Il KHQ è molto ampio, è difficilmente auto somministrato e quindi risente dell’impatto sulle risposte del rapporto medico- paziente con una conseguente spostamento dei risultati verso score più elevati, sia per il desiderio del paziente di compiacere il medico sia per la tendenza del medico a sopravvalutare i propri risultati.
L’UDI 6 è troppo semplice, porta a risultati piuttosto grossolani.

L’incontinenza urinaria da sforzo della donna viene attualmente corretta con interventi chirurgici a bassa invasività mediante l’utilizzo di una benderella di materiale protesico. I tempi dell’intervento, le giornate di ricovero, il dolore e le complicanze post-intervento sono estremamente ridotti.
Perciò essi hanno sostituito completamente quelli tradizionali e, dati gli ottimi risultati anche a lungo termine, sono ormai considerati quali presidi di scelta, con grande beneficio per la qualità di vita delle donne.
Liberare le pazienti dalla schiavitù del pannolone e permettere loro di riprendere una vita attiva e sociale gratificante rappresenta l’obiettivo del nostro lavoro.

Figura 1 - Prevalenza dell'incontinenza urinaria per età e sesso